Startup, quali sono quelle di maggior successo nel 2019
Soprattutto negli ultimi anni si è osservato in Italia un deciso incremento del numero di startup in attività. Sono poco meno di 7500 le imprese che hanno preso vita in una dozzina di mesi e, nella maggior parte dei casi, si tratta anche di società moderne ed innovative che rappresentano per il paese una crescita di produttività pari a circa il 25%. Queste startup sono oggi attive grazie anche alle campagne di equity crowfunding.
I settori produttivi toccati da queste nuove aziende sono davvero molti. Ad accomunare le nostre imprese concorrono la maggiore circolazione di idee e conoscenze, la più efficiente ottimizzazione di tempi e risorse, il costante ricorso alla tecnologia e la capacità di un’offerta ampia e variegata. A questa pagina sul sito www.startupmag.it puoi approfondire l’argomento startup (da cosa sono ai requisiti per aprirne una), mentre di seguito vediamo qualche esempio di startup di successo.
Busforfun
Una delle startup italiane capaci di riscuotere sin da subito un certo consenso è Busforfun. Si tratta di un’impresa fondata nel 2015. La ditta si occupa di fornire a piccole e grandi comitive dei mezzi di trasporto utili a raggiungere mete turistiche, per esempio i parchi divertimento, o le sedi di eventi di diversa natura, concerti e partite tanto per citarne alcuni.
A rendere speciale questa compagnia concorre non soltanto l’offerta messa a disposizione della clientela, ma anche e soprattutto la scelta di avvalersi di mezzi di trasporto ecologici. Si tratta della più innovativa e moderna linea di trasporto a mezzo autobus attualmente attiva in Europa, di una mobility company che insomma ha tutte le carte in regola per rimanere sulla cresta dell’onda per moltissimi anni.
Third-i
Inutile negarlo: al giorno d’oggi viviamo tutti un rapporto simbiotico con il nostro smartphone, talmente simbiotico da non accorgerci quasi del mondo che ci circonda. Alla luce di ciò qualcuno ha pensato di commercializzare un case per cellulari con tanto di fotocamera installata che ci permetta di osservare non soltanto lo schermo, ma anche l’ambiente circostante.
All’occorrenza i prati che calpestiamo, la città che viviamo o il sentiero percorso in bici può quindi apparirci a tutto schermo sul cellulare o su una piccola parte del monitor dandoci modo di diventare un po’ più multi-tasking ed un po’ più interattivi. Il tutto potrà avvenire in maniera naturale, comoda e pratica. Insomma: tecnologici sì, ma comunque attenti anche alla realtà ed alle persone che ci circondano.
JustMary
JustMary è una startup attiva in un ambito un po’ particolare della produzione e del commercio. L’azienda infatti si occupa della vendita di cannabis legale e di marijuana light. Come ben sappiamo queste sostanze stupefacenti, se utilizzate in maniera controllata e sotto prescrizione medica, possono avere valenza terapeutica. Insomma: non si tratta di spaccio o di attività illegali.
L’azienda è operativa in molte città del centro-nord italiano (Milano, Torino e Monza per quanto riguarda Piemonte e Lombardia, Firenze, Roma, e Rimini per le aree della Toscana, del Lazio e dell’Emilia Romagna) e di recente si è anche attivata per avviare un round privato di investimento finalizzato all’approdo all’estero dell’attività.
Casavo Srl
Questa startup è attiva soprattutto online, ma la prestazione d’opera viene erogata fisicamente un po’ a tutte le latitudini del paese. Casavo è un portale che permette a coloro i quali fossero interessati, di vendere uno o più immobili di proprietà nell’arco di una trentina di giorni. Il servizio, offre chiaramente una grande visibilità e, rispetto ai canali di vendita più conosciuti e tradizionali, consente di risparmiare tempo e denaro.
L’edificio messo in vendita viene valutato da tecnici esperti nell’arco di 24 ore dall’accettazione della struttura tra i beni in vendita e statisticamente entro la seconda visita di probabili acquirenti viene anche venduto. La startup ha di recente ottenuto un finanziamento di circa 1,5 milioni di euro.
Mudra
Mudra è una startup israeliana che è da poco approdata anche in Italia. Si tratta di un’azienda specializzata nella produzione e nella commercializzazione di un bracciale capace di rilevare ed analizzare gli impulsi nervosi che transitano per gli arti superiori. Questi impulsi vengono utilizzati per muovere artificialmente le dita della mano, le quali finiscono per veicolare così dei messaggi linguistici.
La mano insomma diventa una sorta di interfaccia da utilizzare in seno a contesti in cui si faccia ricorso alla realtà aumentata. L’utente non è comunque un individuo passivo: egli potrà sempre personalizzare i movimenti da associare ad una o più funzioni del software connesso al suo corpo.
Winelivery
Potevamo in Italia non dar vita ad una startup che non avesse a che fare con il settore enogastronomico? Ovviamente no. Winedelivery nasce nel 2015 e si occupa di commercializzare a domicilio, mediante l’uso di apposite app o della piattaforma di riferimento, vari tipi di bevande alcoliche. La consegna del proprio ordine avverrà sempre nell’arco di una trentina di minuti dal momento della richiesta.
Il fatturato di questa azienda è in costante (e sorprendente) crescita: dall’anno della fondazione la mole di introiti ha raggiunto il 600%. Questa startup si è inoltre aggiudicata l’Italian Franchising Awards.