Taocomputer: chiuso il sito di prodotti di elettronica ed informatica

Quasi tutti gli appassionati di tecnologica conoscono Taocomputer. Questo nome di certo non è nuovo a chi cerca di acquistare un prodotto di elettronica o informatica al miglior prezzo. In passato infatti era considerato uno dei migliori siti online, proprio perché offriva soluzioni economiche, alcune volte al limite dell’impossibile se paragonati a quelli della concorrenza.

Oggi quelli che prima erano clienti di TaoComputer hanno iniziato a guardarsi intorno alla ricerca di qualche valida alternativa. Anche se di certo non è facile trovare gli stessi prezzi per l’acquisto di tutto il necessario per assemblare il PC.

I prezzi di Taocomputer erano tra i più competitivi del mercato perché, come riportato in questo articolo su il Piccolo, Taocomputer ha evaso l’IVA per la somma complessiva di ben 2,5 milioni di euro. Ben presto la voce ha attraversato l’Italia intera.

Quali sono le accuse contro Taocomputer

La Guardia di Finanza di Trieste ha mosso accuse specifiche ai gestori del sito Taocomputer. Le indagini smascherarono una struttura di varie aziende fittizie il cui scopo era quello di evadere il fisco. Partirono dopo alcune verifiche fiscali che si conclusero con ben tre anni di custodia cautelare e due di carcere. In pratica i tre titolari avevano creato varie realtà commerciali affidandosi ad alcuni prestanome, così da poter emettere fatture false e accentrare in questo modo alcuni debiti tributari che non avevano versato al fisco.

Quindi la Guardia Di Finanza scoprì che Taocomputer poteva vendere prodotti elettronici a prezzi molto più competitivi rispetto agli altri negozi proprio per via di uno schema societario illecito dove sembra che alcuni soggetti nullatenenti avrebbero accettato di accollarsi le imposte. In questo modo il mercato è stato alterato in modo del tutto sleale. Ancora oggi chi cerca di accedere al sito web di Taocomputer può leggere che il sito è sottoposto a sequestro per ordine del Tribunale di Trieste.

Dopo aver smascherato nel 2018 l’attività illecita che andava avanti da più di 10 anni, la Guardia di Finanza sequestrò il sito. Il negozio fisico e il magazzino però non furono sequestrati e il personale rimase a lavoro fino a quando tutti quanti gli ordini effettuati dai clienti vennero evasi. Fino a giugno 2020 anche l’assistenza ai clienti rimase attiva, in modo tale da poter dare supporto ai clienti fino alla fine della garanzia dei prodotti già acquistati in precedenza.